Matrimonio in vista? I consigli di due fotografe romane

23.03.2018

Gli incontri con la coppia sono fondamentali per entrare in sintonia. 

Barbara e Francesca sono due fotografe romane. 

Insieme sono Arise From Eyes, studio fotografico. 

Ricevono le coppie che stanno per sposarsi nel loro delizioso spazio al Pigneto, con una tazza di the, infuso d'empatia.

Ci parlano di questi incontri come occasioni per delle vere e proprie alchimie che possono crearsi tra il fotografo e la coppia, quando ci si ritrova ad intendere in modo affine il delicato momento delle fotografie di matrimonio.

Il giorno delle proprie nozze è denso di aspettative e sebbene sia un momento intimo viene affidato alle mani di un certo numero di professionisti estranei alla coppia. Gli artigiani del matrimonio, (fotografi, parrucchieri, truccatori, operatori della ristorazione) si avvicendano intorno agli sposi, ed hanno perciò l'arduo compito di inserirsi in un grande spettacolo nel quale non devono prevalere, ma far brillare i protagonisti senza invadere il loro spazio ed anzi, piuttosto, favorendo il libero scorrere di quella marea di emozioni.


Attimi privati, sacri, intimi che vanno raccontati con discrezione, eleganza e riguardo.

I consigli e i racconti delle fotografe


Quali sono i sentimenti o gli atteggiamenti con cui il fotografo dovrebbe avvicinarsi agli sposi?

BARBARA - Curiosità, umiltà, accoglienza e professionalità. Tutto il resto traspare senza sforzo. 

L'incontro con gli sposi è una questione di affinità e di intese, che non vanno mai forzate. Le intese sono accordi intimi: un misto di stile, umori e caratteri. Incontrare delle persone per noi rimane una sorpresa e un regalo. Ci si racconta con immaginazione da entrambe le parti, si spiegano i desideri, si raccordano tra loro e poi ci si aiuta insieme. Il fotografo dovrebbe mostrare il proprio modo, lo stile, le peculiarità, dovrebbe farlo con precisione. Spesso tutta la nostra competenza viene messa alla prova in un solo giorno di lavoro. E' allora che la professionalità fa la differenza!

Quali sono gli scatti "difficili" di un matrimonio?

Ci vengono in mente quegli "attimi" privati, sacri, intimi che vanno raccontati con discrezione, eleganza e riguardo. 

Sono molti, questi momenti, ma fortunatamente si alternano a momenti più distesi. Tante cose possono complicarci il il lavoro e gli aneddoti sarebbero infiniti. Ormai sappiamo che ci sarà sempre "IL" momento critico e noi cerchiamo di prevederlo. Come? Ascoltando attentamente la coppia durante gli incontri preliminari, che sono fondamentali per capirsi e conoscersi. Proviamo a indovinare quale potrebbe essere la situazione più difficoltosa. Ovviamente non lo sappiamo mai con certezza. E allora siamo pronte a tutto: protagonisti ansiosi, chiese buie, sale comunali illuminate al neon, siamo pronte persino ad avere un kit di pronto soccorso, ad avere con noi un cambio completo, scarpe incluse. L'esperienza ci ha insegnato che questi momenti si superano con la giusta dose di adrenalina; quella stessa esperienza ci ha rese in grado di affrontare tutto (o quasi!).

Ormai siamo pronte a tutto. L'esperienza ci ha insegnato che serve la giusta dose di adrenalina!

Qual è l'errore più grande che si possa commettere durante un servizio di matrimonio?

Dare le cose per scontate. Pensare che un matrimonio si succeda al successivo in maniera identica, comporta il rischio di non aver immaginato le criticità, le peculiarità, e neppure di essersi presi il tempo di capire le persone per riuscire poi a sorprenderle. Non è un lavoro per noi stessi quello della fotografia di matrimonio. E' un modo molto generoso di mettere in gioco la nostra arte. Significa che dobbiamo essere completi, efficienti e sorprendenti quanto basta a rendere le emozioni vivide al tocco, per un tempo considerato eterno. Ecco: l'errore più grande è considerare il servizio di matrimonio un esercizio di stile.

Gli incontri preliminari sono fondamentali per capirsi e conoscersi. Ascoltando gli sposi proviamo a indovinare quale potrebbe essere la situazione più difficoltosa.

Tre consigli per gli sposi che cercano un fotografo?

1- Esigete l'onestà. Onestà in tutti i sensi. Intellettuale innanzitutto. Valutate chi avete davanti: qual è la sua formazione, il suo stile, la sua ricerca artistica? Ma anche onestà nel rispetto delle normative e della tassazione. Ogni professionista ha la responsabilità di tutelare il proprio mestiere ed i propri clienti per ogni singolo matrimonio.

2- Informatevi sui servizi offerti, oltre a quello matrimoniale. L'identità e l'unicità di un fotografo si capiscono da ciò che propone al di fuori dei matrimoni. Le alternative possono essere frutto di marketing, offerte di tendenza, oppure di una ricerca artistica che si vuole offrire ai propri clienti. E' importante capire quali saranno gli strumenti a disposizione del fotografo per scolpire i vostri ricordi .

3- Non mercanteggiate. Cercare delle occasioni vi pone nel ruolo di "consumatori consapevoli", mercanteggiare invece offende l'incontro tra professionismo e clientela. Alcuni fotografi preferiscono fare un omaggio agli sposi, piuttosto che ritagliare i prezzi, magari sacrificando il servizio. Pensateci.




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